Itinerari artistici e incontri con la comunità per rendere sostenibile il turismo nelle aree costiere del Mediterraneo
ANNO
2023 – 2024
RUOLO
Coordinamento
Produzione artistica
Formazione
CATEGORIA
Rigenerazione dei luoghi
2030 GOALS
Faro, Ancona e Lesbo sono tre aree costiere del Mediterraneo, accomunate dall’essere oggi soggette a una serie di fenomeni di trasformazione urbanistica, geografica e economica, a causa della diffusione di un unico modello di sviluppo turistico.
Da un lato, Ancona e Faro soffrono alcune conseguenze di quello che è comunemente noto come overtourism, ovvero l’eccessiva presenza del turismo di massa in luoghi non adatti a accogliere grandi folle di persone.
Dall’altro, Lesbo è al centro invece di fenomeni di immigrazione e voluntourism, ovvero quando in un territorio arrivano sia migranti che persone che offrono assistenza umanitaria, diventando entrambi, di fatto, nuovi cittadini temporanei, che modificano le caratteristiche sociali e culturali dello spazio che abitano.
Le attività
Il progetto BLUETOUR aiuta questi luoghi a ridefinire la propria identità, coinvolgendo gli abitanti in un processo di recupero della memoria, di riflessione sulle emergenze del presente e di previsione di possibili scenari e sfide futuri.
Il progetto combina i punti di forza delle metodologie di co-design partecipato proprie di ogni partner per produrre, mettendo insieme policy makers, operatori culturali, artisti, operatori turistici e comunità locali delle tre aree costiere, mappe turistiche che i viaggiatori potranno utilizzare per esplorare il territorio entrando in contatto diretto con lo “spirito del luogo”.
Inoltre, un processo di capacity building rivolto a artisti e operatori locali, condotto da Sineglossa sulla metodologia delle redazioni di comunità di NONTURISMO, consente la co-creazione tra artista e comunità locali di nuove produzioni artistiche mirate alla valorizzazioni del patrimonio culturale e naturalistico locale.
Le organizzazioni partner
Il progetto BLUETOUR si basa sulla collaborazione tra tre realtà che operano in aree geograficamente simili: Ancona, Faro e Lesbo. Rispettivamente, coinvolge l’organizzazione culturale Sineglossa, la cui sede centrale è ad Ancona (Italia), con una serie di progettulità da tempo attive nel settore della rigenerazione urbana a base culturale della città e dell’intera area del Parco Naturale del Conero; LATRA, impresa sociale con sede a Lesbo (Grecia), e la Municipalità di Faro (Portogallo).
LATRA è un’organizzazione a scopo sociale con sede a Lesbo, in Grecia, che si occupa di affrontare le più urgenti sfide sociali, politiche, economiche e culturale dei cittadini europei, con una ricerca e un’innovazione all’avanguardia rispetto alle questioni della società europea del XXI secolo. LATRA garantisce che tutti i cittadini, compresi quelli provenienti da comunità geograficamente lontane, socio-economicamente svantaggiate e minoritarie, siano equamente integrati in tutti gli aspetti della società europea, dall’istruzione all’economia e alla governance. La visione di LATRA è quella di COSTRUIRE IL MONDO MIGLIORE, mettendo le comunità emarginate in condizione di rispondere alle difficoltà che si trovano ad affrontare per diventare non solo attori della loro vita, ma anche registi del loro futuro, creando comunità inclusive, adattive e resilienti.
Il Comune di Faro è il capoluogo amministrativo dell’Algarve, una regione che si trova nel sud del Portogallo, che conta circa 65.000 abitanti su una superficie per il 30% parte della Riserva Naturale di Ria Formosa. La città di Faro, dalla storia millenaria che risale all’epoca romana, è oggi uno dei centri urbani più importanti del sud della penisola iberica, con un aeroporto che riceve già da tempo più di 5.000.000 di turisti; un’Università riconosciuta a livello internazionale per le facoltà di Scienze Marine, Management del Turismo e Biotecnologie.
I murales e la scultura a Faro
Cycles, by Los Pepes



Cycles è un murale realizzato da Los Pepes Studio situato alla stazione ferroviaria di Faro, in Portogallo, un punto di passaggio simbolico per le partenze e gli arrivi, che riflette il costante movimento della vita. Il murale, ispirato a questo ambiente di transizione, utilizza il cerchio come forma geometrica centrale, creando una composizione visiva che evoca il movimento delle onde e il legame della città con l’Oceano Atlantico e la Ria Formosa.
Il dipinto evidenzia la ricchezza naturale di Faro e il suo legame con l’acqua, sottolinea l’importanza dei ritmi naturali – maree, fasi lunari e stagioni – che regolano la vita marina e delle attività umane come la pesca e il turismo, essenziali per l’economia locale e per la formazione dell’identità della città. La collocazione del dipinto all’interno della stazione conferisce un ulteriore livello di significato, dovuto al movimento quotidiano dei passeggeri che riflette il continuo rinnovamento che governa anche la natura. Così, oltre a celebrare la bellezza naturale di Faro, il murale suggerisce una profonda connessione tra i percorsi umani e i cicli naturali: ogni partenza simboleggia un nuovo inizio.
Blooming Route, by Yvonne Robert




La mostra Blooming Route di Yvonne Robert è una celebrazione visiva della rigogliosa flora del Parco Naturale di Ria Formosa, a Faro. Nota per il suo approccio intuitivo, gestuale e astratto, l’artista presenta in questa serie una prospettiva più concreta e figurativa. La bellezza naturale è qui catturata attraverso pennellate che riflettono il suo fascino spontaneo per l’unicità delle piante, scelte casualmente e istintivamente.
Mentre crea, Yvonne segue il movimento naturale delle piante, come se fosse immersa nel loro ritmo. Il suo occhio acuto e coinvolgente le permette di catturare ogni dettaglio, forma e colore, trasformandoli in composizioni libere che riflettono il suo personale legame con la natura.
Questa mostra invita i visitatori a intraprendere un’esperienza sensoriale, in cui ogni opera offre un’interpretazione unica e stimolante della flora di Ria Formosa. Blooming Route, più che una semplice mostra di pittura, è un’immersione nella passione dell’artista per catturare e trasmettere la vivacità e la vitalità della natura attraverso la sua arte.
A casa onde eu morei, by Silva Sancho


La scultura A casa onde eu morei di André Silva Sancho incarna il processo di trasformazione e rinnovamento di Faro, una città che, come un artropode, deve liberarsi delle sue vecchie strutture, come un esoscheletro, per crescere ed evolversi. L’opera raffigura Faro come un organismo in costante evoluzione, che si libera del suo “guscio”, superando le limitazioni imposte da strutture vecchie e statiche e riaffermando la propria unicità culturale. Rappresentando questa trasformazione, la scultura celebra l’eredità storica dell’Algarve e invita la comunità a partecipare alla costruzione di un futuro che valorizzi il vero spirito algarviano. In sostanza, quest’opera funge da simbolo di resistenza alla gentrificazione e da appello allo sviluppo sostenibile, dove i turisti sono incoraggiati a scoprire il vero spirito di Faro attraverso lo sguardo fiero dei suoi abitanti.
Tour poetico di Lesbo


Poetic Tour of LesBos è un progetto multiforme creato dall’artista Paolo Lolicata, che esplora il profondo legame tra l’ambiente naturale di Lesbo e il suo patrimonio letterario. Il progetto è incentrato su una mappa artistica che guida le persone attraverso percorsi a tema letterario, collegando il paesaggio dell’isola di Lesbo con le opere di poeti e scrittori iconici come Saffo. Questa mappa non serve solo come strumento di navigazione, ma anche come artefatto culturale che immerge i viaggiatori nel passato artistico dell’isola, promuovendo al contempo una forma di turismo rispettoso e sostenibile.
La campagna di comunicazione a Lesbo






Anche la BlueTour Lesvos Campaign dello Studio T affronta gli urgenti problemi ambientali dell’isola di Lesbo, in particolare la scarsità d’acqua, attraverso una campagna di sensibilizzazione visivamente coinvolgente. La campagna, disegnata facendo dialogare gli artisti con alcune comunità di rifugiati e minori non accompagnati che vivono nei campi profughi dell’isola, utilizza l’arte, la fotografia e le espressioni locali per sottolineare l’importanza della conservazione dell’acqua e delle pratiche sostenibili. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sia i locali che i turisti nella conservazione delle risorse naturali dell’isola, valorizzando al contempo i paesaggi e l’identità culturale di Lesbo.
I disegni ad Ancona
L’artista Eugenio Tibaldi ha realizzato delle mappe visuali che restituiscono una narrazione percettiva di Ancona. Accostando materiali eterogenei secondo una pratica che gli è propria, l’artista ha dato vita a costellazioni di immagini, ritagli, appunti scritti che connettono note individuali di lavoro, racconti collettivi, riferimenti al paesaggio vegetale e antropico di Ancona, alla sua storia novecentesca, costruendo un vero e proprio ecosistema di relazioni dal quale emergono le forme di Tensione Superficiale, l’opera site-specific che verrà installata nel Parco del Cardeto. Traendo ispirazione dai gerridi, gli insetti pattinatori che hanno la capacità di scivolare sull’acqua, il titolo del progetto, Tensione Superficiale, fa riferimento alle forze di superficie dell’elemento liquido, che originano dal contatto dell’acqua con l’aria, una condizione di tensione data dalla relazione tra stati differenti di materia che genera un’energia di sospensione in grado di sostenere gli insetti. Così prende corpo un’immagine di Ancona mobile e mutevole, organismo sospeso e vibrante, città di transiti, in bilico fra diverse identità, una città anfibia.
Il manuale da scaricare
Strumenti e linee guida per facilitare la cooperazione a livello locale tra gli operatori culturali e gli stakeholder coinvolti nell’industria del turismo nelle città costiere del Mediterraneo, al fine di trasformarli in attori chiave nello sviluppo e nell’attuazione di strategie di turismo culturale sostenibile.
Gli e le artisti
André Silva Sancho è l’artista selezionato dalla galleria GAMA RAMA di Faro (Portogallo). È nato a Faro il 20 luglio 1993. Fin da piccolo ha mostrato un interesse particolare per il disegno e le arti visive. Tuttavia, ha iniziato a studiare arte solo nel 2008 presso la scuola Tomás Cabreira, terminando il corso di arti visive tre anni dopo. Si è iscritto a Design presso l’Istituto di Arti Visive, Design e Marketing (IADE) di Lisbona, dove ha studiato per un solo anno accademico. Nel 2012 si è iscritto al corso di Product Design – ceramica e vetro – presso la Scuola di Arti e Design di Caldas da Rainha (ESAD.CR). Ha concluso la laurea come studente Erasmus in Italia, presso la Libera Università di Bolzano – UNIBZ – dove ha sviluppato il suo progetto finale: BLOWPLASTIC (2020). Con questo progetto ha ottenuto l’interesse della Galeria Rossana Orlandi di Milano, dove ha fatto parte del circuito FUORISALONE 2020. Ha inoltre partecipato alla mostra 1000 Vases – Galerie Joseph, Parigi nell’ottobre 2020. Realizza uno dei tre trofei del MONSTRA Animation Festival, a Lisbona, nel 2019. Vince il concorso “Caldas Cidade Bordallo”, con il progetto “Sardinhas Bordallo Pinheiro 2019”, applicato in modo permanente al centro commerciale La Vie, a Caldas da Rainha.
Paolo Lolicata è l’artista selezionato da LATRA a Lesbo. Artista e curatore, lavora con una filosofia interdisciplinare e interculturale volta a sfidare i preconcetti sull’identità. Il suo lavoro sottolinea la frammentazione, la coesistenza e la variabilità degli elementi inerenti all’esistenza umana. Nella sua pratica, vengono utilizzati diversi mezzi per generare paesaggi interiori in cui elementi di diversa materia e livelli di materialità si incontrano per creare conversazioni multistrato. Questo processo è fortemente legato al percorso personale e al senso di identità di Paolo. Nato in Sicilia, dove elementi di culture mediterranee si scontrano e si fondono per generare un senso di unità poco chiaro, è naturalizzato australiano. Ultimamente ha svolto attività di ricerca e sviluppo a Lesbo e a Lisbona, dove ha recentemente sviluppato “Obrigadissimo”, sostenuto da Culture Moves Europe, che dispiega percezioni e necessità contemporanee intorno alla Liberazione, un omaggio alla celebrazione condivisa tra Italia e Portogallo del 25 aprile.
Yvonne Robert (nata nel 1972) è un’artista visiva tedesca nota per il suo approccio distintivo al colore e alla composizione, caratterizzato da uno stile intuitivo e libero. Con sede a Zurigo, la Robert è famosa per i suoi dipinti dinamici e vibranti che enfatizzano la spontaneità e il gesto espressivo. La sua pratica artistica, priva di complessi riferimenti teorici o di esplicite discussioni filosofiche, si concentra su elementi fondamentali come il colore, la forma, le proporzioni, il ritmo e la struttura, che costituiscono i principi fondamentali del suo lavoro. Tenendosi lontana da discorsi socio-politici, Yvonne Robert mira a promuovere uno spazio riflessivo in cui gli spettatori siano incoraggiati a impegnarsi nell’introspezione personale e a scoprire le proprie interpretazioni. Il suo lavoro si concentra sull’evocazione di risposte e connessioni emotive, sforzandosi di trasmettere un’energia che riporta a uno stato naturale in cui l’istinto ha la precedenza sulla conoscenza preliminare. Con una forte presenza internazionale, le opere di Yvonne Robert sono state esposte nelle principali città del mondo, tra cui Sydney, New York, Parigi, Londra, Berlino e Madrid. Le sue opere sono presenti in collezioni private di diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Francia, Arabia Saudita e Singapore, a sottolineare l’ampia portata e l’influenza del suo lavoro artistico.
Eugenio Tibaldi è un artista da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Nato ad Alba, nel 2000 si trasferisce nell’hinterland napoletano dove inizia un lavoro che indaga uno dei territori più plastici e dinamici d’Italia e traccia una sorta di mappa dell’informalità. Il margine, inteso come condizione spesso più mentale che geografica, che rappresenta l’unica via veramente in grado di generare possibilità alternative, altri livelli di lettura, che rappresentano la maggioranza della popolazione umana. Ha lavorato a Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, l’Avana, Bucarest,Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba. Fra le esposizioni : Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2007), Manifesta 7, Bolzano (2008),International Centre of Contemporary Art, Bucarest (2009),Museo Madre, Napoli (2010) Thessaloniki Biennale of Contemporary Art (2013), XII Biennale de L’Avana (2015), Museo Ettore Fico, Torino (2016), Palazzo del Quirinale (2017), Museum MCDA Manila, (2017), IIC new York (2017). Museo MAXXI, Roma (2018), Biennale di Venezia, Padiglione Cuba (2019), Museo del 900 Milano (2019). Ha frequentato (CSAV), Fondazione Antonio Ratti, Como, Domus Academy ad Istanbul, è stato Affiliated Fellowship presso l’American Academy di Roma. Sue opere sono esposte in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Attualmente Vive e lavora a Torino. Il suo lavoro completo è descritto nella monografia “Eugenio Tibaldi. Geografie Economiche”, a cura di Sabrina Vedovotto, Maretti Editore 2014. Dal 2001 collabora in modo continuativo con la galleria Umberto di Marino di Napoli.
Los Pepes Studio è l’identità artistica di Meggie Prata (nata nel 1993) e Francisco Leal (nato nel 1992), un duo creativo che ha ridefinito la scena dell’arte urbana portoghese con le sue creazioni espressive e colorate. Legati dall’amore per l’arte e dalla missione condivisa di trasformare gli spazi pubblici, Meggie e Francisco hanno fondato Los Pepes Studio nel 2017, dopo essersi incontrati durante il loro Master in Arte e Design per gli Spazi Pubblici a Porto. Da allora hanno dato vita a una forte collaborazione, definita da un’estetica unica fatta di motivi geometrici ed elementi antropomorfi. Attraverso la fusione di arte urbana, pittura e scultura, il lavoro di Los Pepes Studio approfondisce la connessione tra colore ed emozione, utilizzando una tavolozza vibrante per trasmettere sentimenti e pensieri positivi a coloro che sperimentano la loro arte. Icone come cuori e faccine sono motivi ricorrenti nelle loro opere, che riflettono la filosofia dei “Love Gangsters”, come vengono affettuosamente chiamati. I Los Pepes hanno lasciato il segno con murales che abbelliscono i muri di città come Lisbona e Parigi. Tra le loro opere spiccano il murale dell’Amoreiras 360o Panoramic View di Lisbona e un sorprendente dipinto su un edificio di 13 piani a Montargis, vicino a Parigi, creato per un concorso internazionale. Oltre alle loro installazioni artistiche, curano anche mostre e progetti, consolidando ulteriormente il loro impatto sulla scena dell’arte urbana.
Per approfondire
Leggi i risultati dei tre focus group organizzati ad Ancona, Lesbo e Faro con cittadini, operatori culturali e professionisti del settore turistico, per indagare ostacoli e possibili soluzioni per l’attuazione di un modello di turismo culturale.
Leggi come si è svolta la formazione sul coinvolgimento delle comunità ad Ancona con i partner di progetto e alcuni operatori culturali impegnati negli incontri con la comunità presso Faro e Lesbo.
Leggi l’intervista agli artisti Paolo Lolicata e André Silva Sancho.
Vedi il video reportage della conferenza finale del progetto BlueTour, realizzato da Mais Algarve.
Credits
BlueTour è un progetto coordinato da Sineglossa, in collaborazione con Latra innovation Lab (Grecia), Municipio de Faro (Portogallo), in associazione con Iliaktida (Grecia), Universidade do Algarve (Portogallo), Região de Turismo do Algarve (Portogallo). Il progetto è cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.
This project has been co-funded by the European Union’s Creative Europe programme under grant agreement No 101100189. Views and opinions expressed on this page are those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor the European Education and Culture Executive Agency (EACEA) can be held responsible for them.


