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Come sviluppare una strategia di turismo culturale: il caso del progetto BlueTour
BLUETOUR, un progetto di cooperazione culturale transnazionale, si propone di rafforzare le capacità delle organizzazioni culturali nate dal basso ed emergenti per sviluppare e attuare strategie di turismo culturale sostenibile in tre aree costiere del Mar Mediterraneo: Ancona (Italia), Lesbo (Grecia) e Faro (Portogallo).
Per agire secondo un punto di vista comune ai tre contesti europei, BLUETOUR ha adottato diverse strategie, tra cui il coinvolgimento di turisti e operatori turistici nelle tre aree costiere, avvenuto attraverso tre focus group istituiti parallelamente e secondo le medesime modalità, ad Ancona, Faro e Lesbo.
Perché il focus group?
Coinvolgere lɜ abitanti del luogo attraverso l’azione del focus group ha molti vantaggi. Il più importante è la capacità di entrare in contatto con la comunità locale modo concreto, invitando gli e le abitanti a discutere le loro impressioni sul valore del turismo per la comunità locale.
Riconoscendo l’importanza delle loro opinioni e posizioni, i partner del progetto BlueTour hanno adottato i focus group come metodo per sviluppare e implementare strategie di turismo culturale sostenibile.
In particolare, le riflessioni emerse all’interno dei vari processi creativi promossi dal progetto, tra cui i focus group e i laboratori di co-creazione artistica, saranno utili per promuovere modelli di turismo basato sulla cultura, attualmente assenti o carenti nelle aree coinvolte nel progetto (Ancona, Faro, Lesbo). Le narrazioni inedite dei luoghi che i focus group hanno evidenziato saranno tradotte in mappe guida create da artistɜ insieme alla comunità locale e costituiranno la base del percorso di capacity building per operatorɜ culturalɜ coinvoltɜ dal progetto.
Come si compongono i focus group?
Gli stakeholder sono stati strategicamente selezionati da diversi contesti turistici: policy makers, rappresentanti di enti del turismo, espertɜ ambientali, artistɜ e operatorɜ culturalɜ. Per garantire una rappresentazione equilibrata di età e genere, sono stati utilizzati diversi metodi di selezione dei e delle partecipanti, come la volontarietà, la prossimità e il campionamento per giudizio. Questo approccio inclusivo favorisce un ricco scambio di conoscenze e prospettive, determinando il successo dell”attività. I focus group rappresentano uno spazio comune per condividere riflessioni e prospettive diverse su temi cruciali come la strategia turistica, il coinvolgimento dei cittadini e il ruolo dell’arte e della cultura nella promozione del turismo sostenibile.
I risultati ad Ancona, Lesbo e Faro
La cultura è benessere. Rende la città accessibile e "porosa", permette di stabilire e tessere relazioni, di essere curiosi e informati, favorendo l'attrattività e la partecipazione.
Participante del focus group guidato da Sineglossa
I focus group selezionati dai partner del progetto BlueTour – Sineglossa, Latra e Comune di Faro – hanno discusso su tre questioni:
- Quale visione del turismo è diffusa tra gli stakeholder e quali ostacoli impediscono la sua realizzazione?
- Quanto gli stakeholder reputano importante coinvolgere i cittadini nei processi strategici e decisionali relativi allo sviluppo turistico?
- Quanto gli stakeholder reputano importante coinvolgere gli artisti nei processi strategici e decisionali relativi allo sviluppo turistico?
1. Strategia turistica: ostacoli e azioni
Durante la discussione sulla strategia turistica, il focus group di Lesbo guidato da LATRA ha parlato del potenziale turistico delle terme, dei prodotti locali, della cucina mediterranea e della diversità della vita marina. Finora la strategia turistica di Lesbo è stata frammentata e continuamente modificata da diversi partiti politici al potere, senza consentire uno sviluppo a lungo termine. Tuttavia, l’aspetto positivo è che sull’isola si svolgono una serie di attività culturali regolari, stagionali e occasionali che possono fungere da catalizzatore per i futuri cambiamenti nell’industria del turismo.
Il focus group di Ancona immagina la città attraente, come mossa da una forza centripeta opposta all’attuale tendenza centrifuga. Guidato da Sineglossa, il focus group ha evidenziato come questa tendenza interessi cittadinɜ, studentɜ, commerciantɜ e turistɜ. In particolare, quest’ultimo gruppo passa da Ancona senza avere l’intenzione di scoprire la città. Per superare la tendenza alla frammentarietà, il focus group ha sottolineato come la creazione di connessioni, l’incentivazione della mobilità intelligente e la valorizzazione degli spazi pubblici (in particolare il porto) possano contribuire a creare un ecosistema più coeso.
Faro ha una visione strategica per il turismo che coinvolge la comunità locale, le autorità e i fornitori di servizi turistici, con l’obiettivo di attrarre un pubblico turistico realmente interessato a conoscere la dimensione culturale del territorio. Attualmente una tra le priorità è la tutela dell’ambiente e l’amministrazione comunale adotta misure per ridurre l’impatto ecologico del turismo, sostenendo pratiche sostenibili come le filiere alimentari corte e promuovendo il pesce proveniente da attività di pesca su piccola scala. Anche le opzioni di viaggio sostenibili sono incoraggiate, con programmi nelle scuole per formare ed educare i e le cittadinɜ al turismo e al suo impatto ambientale.
2. Coinvolgimento dei cittadini nelle strategie turistiche
A Lesbo, le persone appartenenti a minoranze (come rifugiatɜ e immigratɜ), le persone con disabilità (che incontrano maggiori barriere nel loro impegno con la cultura), le donne e le giovani adulte (che devono affrontare tassi di disoccupazione più elevati) e infine i e le cittadinɜ sono stati quasi completamente escluse dalla partecipazione ai piani di sviluppo del turismo e alle delibere pubbliche. Di conseguenza, si è sviluppata una narrazione di “locali e turistɜ”, in cui i due gruppi non interagiscono tra loro. Allo stesso tempo, i e le cittadinɜ sono fondamentali per il sostegno finanziario e la sostenibilità dei servizi turistici, ricreativi e di ospitalità locali, garantendone la longevità oltre la stagione turistica.
Il focus group di Ancona ha sottolineato l’importanza di ripensare le funzioni degli spazi pubblici (ad esempio periferie, parchi, piazze, strade di quartiere, cortili) in una pratica condivisa di co-progettazione tra cittadini e amministrazione comunale. Per raggiungere questo obiettivo, le strategie turistiche proposte sono state: investire su idee creative e proposte innovative, identificare gli elementi identitari di Ancona e adottare uno storytelling coinvolgente di Ancona per i e le turistɜ, e infine aumentare la vitalità e l’attrattività degli spazi pubblici.
Il focus group di Faro ha mostrato che i e le abitanti, pur essendo coloro che detengono parte della conoscenza della storia, delle tradizioni e degli elementi legati all’identità locale, non ne siano completamente consapevoli. Tuttavia, la gastronomia potrebbe essere l’anello di congiunzione tra le comunità di pescatori e i turisti, generando conoscenze sul cibo locale, sulla pesca artigianale e sulla loro identità culturale. A Faro processi simili stanno già avvenendo, ma servirebbero ulteriori implementazioni: Santa Barbara de Nexe è un esempio di comunità rurale che ha già accolto migranti e turisti come parte della propria identità locale.
3. Coinvolgimento degli artisti nelle strategie turistiche
Secondo il focus group di Sineglossa, la cultura dovrebbe essere al centro di una nuova strategia turistica “culture-driven”, in cui operatorɜ creativɜ e culturali e artistɜ dovrebbero contribuire alla definizione dell’identità di Ancona. I luoghi della cultura dovrebbero essere interconnessi da una strategia comune. In qualità di intermediari tra i cittadini e una nuova strategia turistica, lɜ artistɜ possono diventare “narratori” della città, facilitando il coinvolgimento emotivo delle differenti comunità di abitanti. Inoltre, lɜ artistɜ potrebbero contribuire a trovare soluzioni a problemi vecchi e nuovi, adottando un ruolo attivo nella creazione e nell’attuazione di strategie.
Dal focus group di Latra è emerso che lɜ artistɜ e i e le creator culturali dovrebbero essere parte integrante della strategia turistica complessiva, grazie alla loro capacità di organizzare e produrre attività culturali in grado di attrarre un pubblico vario e ampio. Agendo come ambassador e testimonials locali, lɜ artistɜ possono aiutare nel coinvolgimento delle e degli abitanti; inoltre, lɜ artistɜ hanno la potenzialità di apportare nuove proposte di valore alle strategie turistiche, soddisfacendo bisogni sia economici che estetici.
Il focus group di Faro ha sottolineato come “il sole e il mare non bastano più”: è urgente creare un turismo che sia al contempo culturale e artistico. Attraverso studi e processi già implementati, a Faro gli artisti sono diventati parte della comunità, valorizzano le conoscenze tradizionali, divulgano nuove narrazioni e promuovono lo storytelling del luogo. Per fare un ulteriore passo avanti, i policy makers devono essere più ambiziosi nella definizione della strategia turistica e abbattere le barriere esistenti tra settore commerciale e quello culturale e creativo.