Cosa trovi in questa news
Il progetto BlueTour
A gennaio 2023 è stato lanciato BLUETOUR, un progetto di cooperazione culturale transnazionale guidato da Sineglossa, con partner le organizzazioni Latra e Comune di Faro, e cofinanziato dal programma creative Europe dell’Unione Europea, per rafforzare le capacità delle organizzazioni culturali emergenti di sviluppo e attuazione di strategie di turismo culturale sostenibile in tre aree costiere del Mar Mediterraneo: Ancona (Italia), Lesbo (Grecia) e Faro (Portogallo).
La prima fase del progetto ha visto realizzare tre focus group nelle tre località europee per mappare analogie e differenze nei diversi contesti costieri per quel che riguarda le attività di turismo sostenibile a base culturale e di valorizzazione del patrimonio marittimo.
Il workshop di capacity building
Il 28 e 29 settembre negli spazi del Creative Ground di Sineglossa si è svolto il secondo step del progetto, un workshop di capacity building guidato da Alessia Tripaldi e Tommaso Sorichetti di Sineglossa.

Al workshop hanno preso parte 9 operatorɜ culturalɜ provenienti da Ancona, Faro e Lesbo, coinvoltɜ dalle organizzazioni partner del progetto. Obiettivo della formazione era dotare le organizzazioni del settore culturale e creativo – Latra, Gama, Sineglossa – di conoscenze, competenze e reti utili a attivare percorsi di coinvolgimento della comunità e dellɜ artistɜ negli spazi e nei progetti culturali, al fine di implementare le linee guida delle politiche dell’UE nelle aree e nelle regioni costiere del Mediterraneo. Le organizzazioni culturali e creative sono infatti potenzialmente capaci di generare un importante impatto culturale e politico sulle attività turistiche ma, come testimoniato dai risultati dei focus group, sono spesso distanti dai discorsi e dalle strategie progettuali stabilite ai livelli istituzionali sia locali che internazionali. Lo stesso partenariato attivato costruendo il progetto BlueTour mira a cambiare questa narrazione, dal momento in cui un’amministrazione pubblica (Assessorato alla Cultura del Comune di Faro) è partner del progetto e si occupa di facilitare l’implementazione delle metodologie di partecipazione della comunità nelle progettualità proprie dell’assessorato.

Prima di iniziare la formazione, Sineglossa ha presentato le BlueTour guidelines, delle linee guida per un turismo costiero a base culturale, rielaborate sulla base dei risultati dei focus group realizzati nei primi mesi del progetto e sull’esperienza raggiunta negli ultimi anni di attività ad Ancona, tramite progetti simili di rigenerazione urbana a base culturale e promozione del turismo responsabile e partecipato.
La formazione è poi stata incentrata sulle tre diverse fasi di un processo di costruzione della comunità:
- community engagement,
- definizione di uno “spirito del luogo”,
- coinvolgimento di artistɜ.
Rispetto al primo argomento, partendo dalla domanda sul perché è importante coinvolgere le persone che vivono in un territorio nelle attività culturali che il territorio ospita, è emerso che gli obiettivi vanno dall’evitare la diffusione di un pensiero dominante per includere invece diversi punti di vista, al ridurre i pregiudizi e i preconcetti, al rafforzare gli impatti e i risultati. Alcune suggestioni che Sineglossa ha indicato sul come ottenere questi risultati:
- impostando una relazione con la propria comunità basata sulla fiducia e sul potere,
- includendo nell’organizzazione del progetto un community manager che abbia relazioni dirette e amicali con chi vive nel posto dove sarà implementato il progetto,
- garantendo diversità nella composizione della o delle comunità coinvolte (per provenienza, sesso, genere, età, formazione),
- stimolando le persone ad uscire dalla loro zona di comfort e dalla routine a cui sono abituate,
- infine proponendo attività diverse tra fisiche, digitali, phygital.
Open bubbles and connect points is the more effective strategy.
Partecipante al workshop di BlueTour
La seconda fase, la definizione di uno “spirito del luogo”, consiste nell’individuare un tema identificativo e rappresentativo per un territorio, e nominarlo. Fase importante perché un territorio è spesso complesso e articolato e le persone hanno più facilità ad affezionarsi ad un progetto se questo è portatore di una storia, di una narrazione. Inoltre, l’unicità del tema è anche un elemento che facilita la comprensione, da parte della comunità che parteciperà, del percorso culturale proposto. Per definire il tema sono possibili diversi metodi e strumenti: l’analisi asincrona, sondaggi e questionari, processi decisionali che partono dal basso, focus group con stakeholder selezionati, utilizzo di un’Intelligenza Artificiale per comprendere il “sentiment” della città, laboratori collettivi.
A seguire, è stato proposto alle persone partecipanti di praticare collettivamente l’esercizio della definizione del tema, sperimentandolo sul “Mediterraneo”: “Se lo spirito mediterraneo fosse un essere vivente, come lo disegneresti?”
Attraverso la stessa metodologia utilizzata da Sineglossa nella definizione dello spirito del luogo per le guide Nonturismo – qui un esempio per la guida Nonturismo di Ancona – è emerso che lo spirito del luogo del mediterraneo è il suo essere “fluido”. Da un lato, la fluidità come mobilità: la conformazione fisica e geografica ha permesso alle persone di attraversare il mare e di creare un crogiolo di Paesi, religioni, civiltà diverse, e una natura florida e ricca di specie animali e vegetali diverse. Dall’altro lato, la fluidità come fattore di rischio, se diventa oggetto di diritti umani limitati, conflitti politici, guerre di potere e comportamenti non ecologici.

Infine nella terza sessione formativa si è discusso di coinvolgimento dellɜ artistɜ. Scrittorɜ, fotografɜ, performers, illustratorɜ: per essere coinvoltɜ devono, come “prerequisito”, essere già motivatɜ da una personale ricerca sul tema del progetto (nel caso di BlueTour, lɜ artisɜ che saranno coinvolt3 dalle organizzazioni partner vogliono indagare le conseguenze del turismo, le pratiche di attivismo civico, gli spazi urbani come ecosistema). Inoltre, come già emerso dai focus group, è stata ribadita l’importanza di tenere attiva la collaborazione con lɜ artistɜ costantemente nel corso delle varie fasi del progetto: sia invitandolɜ alla partecipazione ai laboratori di comunità, sia successivamente condividendo con loro le fasi di sviluppo del progetto.