Tensione superficiale è l’installazione site-specific che l’artista Eugenio Tibaldi ha realizzato per la città di Ancona dopo un processo di esplorazione e ascolto del territorio condotto tra il 2023 e il 2025, attraverso vari soggiorni in città e incontri con abitanti e paesaggi. Traendo ispirazione dai gerridi, gli insetti pattinatori che hanno la capacità di scivolare sull’acqua, e assumendo le sembianze di un essere ibrido generato dai resti della vegetazione, del mare e della città, è nata un’opera che parla di viaggi e migrazioni; di movimento.







News del progetto
Il lavoro prende spunto dalla tensione di superficie dell’acqua, la forza che permette agli insetti pattinatori di scivolare leggeri tra aria e liquido. Allo stesso modo, le due strutture dell’installazione – TS_01 (una barca a vela) e TS_02 (una canoa) – sono sospese su sottili gambe metalliche, creature ibride che vivono in equilibrio tra mare e suolo, città e natura.
Questa immagine restituisce una visione di Ancona come città anfibia, sempre in bilico tra alture e coste, tra il ruolo di porto e quello di luogo di passaggio. Una città difficile da definire con un’unica identità, che nei secoli ha assorbito migrazioni, contaminazioni, frammentazioni urbane e sociali.
Dentro le due imbarcazioni trovano spazio terra e piante, come se custodissero un piccolo bagaglio fertile pronto a radicarsi e insieme a partire. Ogni TS è un “giardino sospeso” che trasforma lo scarto in risorsa: barche dismesse diventano habitat, tubi da ponteggio si trasformano in zampe animali, frammenti urbani si mescolano alla vegetazione del Parco del Cardeto, luogo selvatico e spontaneo che sfugge alla logica ordinata del parco urbano.
I TS non sono sculture statiche, ma organismi transitori che mutano con le stagioni, si integrano con la biodiversità del Cardeto e guardano al mare e alla città come orizzonti in tensione. Sono figure liminali, nate dal margine, che incarnano una riflessione sulla precarietà come condizione generativa: ogni stato è temporaneo, ogni scarto può diventare nuova forma di vita, ogni passaggio può aprire possibilità.
Così Ancona viene restituita come città in movimento, fatta di transiti e stratificazioni, di arrivi e partenze, di identità plurali che convivono senza fissarsi in una forma definitiva.


Il progetto per la città
Tensione Superficiale si inserisce nel percorso di rigenerazione urbana a base culturale che Sineglossa promuove per Ancona, città dove ha la sua sede principale. Dal progetto di un giornale che raccoglie i sogni dei cittadini e li trasforma con un’intelligenza artificiale in visioni per il futuro (IAQOS, 2019) alla relazione con associazioni, organizzazioni e collettivi che vogliono cambiare la narrazione che questa città fa di se stessa. Ancona è una città centrifuga per molti di coloro che la abitano, ci transitano o ci lavorano: l’obiettivo di questo percorso è costruire nuove storie per una città che attragga invece di respingere. Nel 2024 il percorso si è ulteriormente concretizzato con la creazione di una guida “nonturistica” di Ancona scritta dallɜ abitanti, pensata per chi viaggia e vuol conoscere lo spirito autentico dei luoghi.
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Eugenio Tibaldi
Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) è da sempre impegnato a lavorare sul paesaggio contemporaneo e sulle estetiche dei margini. Attraverso opere in prevalenza site-specific, l’artista restituisce immagini alternative dei territori, dando identità alle loro dinamiche e relazioni. Tibaldi ha lavorato a Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, l’Avana, Bucarest, Torino, Caracas, Bruxelles, Tirana, Addis Abeba, Mumbai, Malta, Santiago del Cile, e ha esposto in numerose istituzioni internazionali, pubbliche e private. Dal 2001 collabora in modo continuativo con la galleria Umberto Marino di Napoli.
Credits
Tensione Superficiale è un’installazione di Eugenio Tibaldi, con progetto a cura di Alessandra Pioselli, promossa e prodotta da Sineglossa nell’ambito di Sistema, progetto coordinato dal Comune di Ancona e realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona. L’opera è realizzata con il supporto tecnico di CapStudio, il contributo botanico di Vivai Lauri e Orto botanico di Ancona, il supporto di Nautica Montecristo per materiali e trasporto.