The Models è un’installazione interattiva sviluppata dal duo londinese dmstfctn durante una residenza artistica presso il DAMA – Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub di Bologna, a partire da una sfida lanciata da Sineglossa, nell’ambito del progetto European Digital Deal, sul tema delle fake news: è possibile combattere le teorie complottiste con la meraviglia prodotta dagli artisti?
La sfida si ispira alla tesi, contenuta nel libro Q di complotto di Wu Ming, che queste fantasie si diffondano perché l’essere umano tende ad appassionarsi di più alle storie che suscitano stupore, rispetto ai testi o ai report scientifici. Da qui, dmstfctn ha deciso di combinare meraviglia e verità attraverso un’installazione che, recuperando il patrimonio culturale dei Musei della Regione Emilia-Romagna, porta in scena maschere digitali animate in 3D engine, capaci di improvvisare una serie infinita di sketch teatrali nello stile della Commedia dell’Arte.
A guidarle sono modelli di intelligenza artificiale perfezionati dagli artisti utilizzando il Supercomputer Leonardo – modelli che, con testi ispirati agli archetipi classici, danno vita a personaggi che confabulano, inventano verità, ripetono voci o commettono errori banali. Personaggi che incarnano sia i tratti archetipici di maschere come Arlecchino, Balanzone, Colombina, Pantalone, Brighella, Pulcinella, sia le tendenze a mostrare comportamenti a volte menzogneri e antagonisti, altre volte fin troppo amichevoli o servili, osservate nei Large Language Models, modelli linguistici di grandi dimensioni alla base dei sistemi di intelligenza artificiale generativa, da cui anche l’installazione prende il nome.
Le maschere, dotate di voce grazie a tecnologia text-to-audio, reagiscono agli input del pubblico, che attraverso il proprio smartphone ha la possibilità di interagire con l’opera introducendo oggetti scenici che rappresentano superstizioni e teorie del complotto per stimolare e guidare l’improvvisazione.
The Models Premiere (2025)







Tecnica: installazione audiovisiva
In mostra a: DAMA Tecnopolo, Bologna
Periodo: febbraio 2025
Exhibit prodotta come parte della rassegna The Next Real, nell’ambito di Art City Bologna 2025, in collaborazione con CINECA, ART-ER, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Fondazione Bruno Kessler
The Models at Regione Emilia-Romagna








Tecnica: installazione audiovisiva
In mostra a: Regione Emilia-Romagna – Sede Settore Patrimonio Culturale, Bologna
Periodo: marzo 2025
Exhibit prodotta come parte della rassegna The Next Real, in collaborazione con CINECA, ART-ER, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna
dmstfctn
dmstfctn (f.k.a Demystification Committee) è un duo di artisti londinesi che lavora con performance audiovisive, giochi e installazioni video. Dal 2018, il loro lavoro si concentra su sistemi complessi, esplorando reti di comunicazione, capitali, flussi di informazioni e, più recentemente, l’intelligenza artificiale. Tra le loro ultime produzioni troviamo Waluigi’s Purgatory e GOD MODE (ep.1), performance audiovisive interattive che esplorano il folklore dell’IA e l’uso della simulazione nell’addestramento dell’IA. dmstfctn si è esibito e ha esposto a Berghain, Serpentine, Design Museum, Onassis, Corsica Studios, HKW, Fotomuseum Winterthur, LUMA Arles, ARTER Istanbul e Aksioma, e in festival come Unsound, CTM, transmediale, Semibreve, Borderline e Impakt. Nel 2021, Krisis Publishing ha pubblicato ECHO FX, la performance degli artisti sulla manipolazione del mercato Brexit, successivamente pubblicata anche in Ø: The Book di Flatlines/Hyperdub. Nel 2019, Mille Pleateaux ha pubblicato Flash Demons, una raccolta di performance degli artisti incentrata sui crolli dei mercati finanziari. dmstfctn ha ricevuto la residenza artistica transmediale Flusser 2017.
Rassegna stampa
Credits
The Models (2025) è creato dal duo artistico Londinese dmstfctn (Oliver Smith, Francesco Tacchini), curato e prodotto da Sineglossa, con il supporto game development di Jenn Leung, e musica di Hero Image, con la collaborazione di CINECA, ART-ER, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Fondazione Bruno Kessler, nell’ambito del progetto European Digital Deal, cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.