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Arte per le life skills a scuola
Le life skills sono l’insieme delle abilità che rendono le persone capaci di affrontare con spirito positivo e adattivo le richieste e le sfide della vita quotidiana. Sono forse meglio conosciute come “soft skills”, espressione che è stata sostituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2020 con la più efficace “life skills” intesa a comprendere tutte le “competenze chiave per la vita”. Sempre secondo le linee guida internazionali dell’OMS, importate anche nella proposta di legge presentata dall’intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, coordinato dal deputato Maurizio Lupi, deve essere la scuola a far sì che bambini e adolescenti possano sviluppare le life skills.
Partendo da questa crescente necessità per le scuole di dotarsi degli strumenti utili a insegnare le “competenze non cognitive”, abbiamo ideato il percorso formativo Educare alla felicità, di cui abbiamo appena pubblicato il report finale di valutazione dei risultati ottenuti.
Il progetto si focalizza su due competenze chiave che, come Sineglossa, riteniamo essenziali per “educare i giovani alla felicità”:
- la capacità di esprimere se stessз, intesa sia come consapevolezza rispetto al proprio mondo interiore sia come scoperta e rafforzamento dei propri talenti;
- la capacità relazionale, intesa sia nel senso dell’empatia – mettersi nei panni dell’altro – sia nel senso della collaborazione – cooperare per il raggiungimento di uno stesso obiettivo.
Il report può essere approfondito scaricando qui il pdf oppure continuando la lettura dell’articolo, in cui alcune sezioni sono state sintetizzate in favore di una integrazione con contenuti multimediali e infografiche.
Educare alla felicità
Il percorso didattico Educare alla felicità
Educare alla Felicità è il nome del progetto, curato da Sineglossa, dedicato all’empowerment per adolescenti realizzato tra settembre 2021 e gennaio 2022, finanziato dall’Assessorato alle Culture del Comune di Recanati e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia, attraverso il bando EduCare.
Su richiesta del Comune di Recanati, Sineglossa ha sviluppato una metodologia formativa volta a potenziare le competenze trasversali delle e degli adolescenti attraverso attività artistiche in azione tra lo spazio urbano e la scuola. La metodologia è stata sperimentata su un target di 350 beneficiarз (studentз delle scuole medie tra i 12 e i 14 anni) con la collaborazione di 6 artistз e formatorз.
I laboratori artistici organizzati all’interno di Educare alla felicità hanno rappresentato per Sineglossa una tappa del più ampio Be Your Hero, un progetto di educazione e formazione che abbiamo iniziato a pensare nel 2018 come risposta alla strage di Corinaldo e alla necessità di fornire alle nuove generazioni degli strumenti per reagire alle difficoltà del presente.
La prima progettazione pilota ha portato alla nascita della metodologia Be Your Hero Sport Skills, la combinazione della disciplina sportiva dell’Art Du Déplacement con la formazione sulle life skills, in un campus svoltosi dal 3 al 6 giugno 2021 a Corinaldo con 50 adolescenti di Ancona e Senigallia. Il campus sarà replicato a giugno 2023 a Napoli e Locri all’interno di Bella Storia. La Tua, un progetto triennale di Fondazione Unipolis.
Con Educare alla felicità abbiamo cambiato il linguaggio utilizzato per sviluppare le competenze trasversali: non più lo sport ma l’arte, o, meglio, diversi tipi di arte (pittura, fotografia, videomaking, collage, illustrazione). La metodologia derivata, Be Your Hero Art Skills, è stata replicata a novembre 2022 a Napoli e Locri sempre grazie al coinvolgimento di Fondazione Unipolis, e sarà utilizzata nel corso dei prossimi mesi con 75 giovani marchigiani (Jesi, Ancona, Senigallia, Corinaldo, Chiaravalle) grazie al bando Concimo della Regione Marche.
Cosa ha fatto Sineglossa
- la fotografia e il videomaking, mezzi di espressione che ragazze e ragazzi usano – e di cui fruiscono – quotidianamente, soprattutto mediante i social network,
- la street art, un linguaggio artistico per sua natura non convenzionale, che esce dai luoghi deputati alla cultura per abitare le strade e i quartieri periferici.
1. le precedenti esperienze in campo artistico e educativo;
2. la provenienza geografica, coinvolgendo artistз locali per stimolare un processo virtuoso di ricaduta sul territorio non solo delle competenze dei destinatari, ma anche di crescita personale degli stessз artistз. Lз artistз, per svolgere i laboratori, hanno ricevuto una formazione all’utilizzo della metodologia Be Your Hero, acquisendo un nuovo strumento didattico replicabile in autonomia nel corso della propria carriera professionale.
Come abbiamo monitorato l’impatto
Gli impatti di un progetto mirato ad aumentare il benessere dellз studentз non sono riscontrabili solo sui destinatari diretti, appunto l’insieme dei 350 giovanз che hanno partecipato ai laboratori di Educare alla felicità, ma ricadono anche nell’insieme della comunità educante che ha co-partecipato alla produzione dei laboratori, ovvero docenti delle scuole coinvolte e artistз che hanno condotto i percorsi formativi.
Per analizzare i risultati prodotti sulle persone partecipanti a seguito del percorso formativo, ci si è concentrati sui due principali aspetti che caratterizzano la metodologia Be Your Hero Art Skills:
- l’esperienza artistica
- la riflessione sulle life skills.
Con questionari anonimi somministrati allз studentз partecipanti per valutare in che misura l’esperienza formativa avesse agito sulla loro percezione dell’arte e sulla loro capacità di riconoscere le proprie competenze personali e trasversali, al di là dei risultati scolastici.
Con questionari anonimi somministrati a un “gruppo di controllo”, ovvero ad una classe del medesimo istituto che non ha preso parte al percorso formativo, così da fornirci di uno strumento di analisi controfattuale e permettere di confrontare le risposte ex ante dellз studentз consapevoli di stare per intraprendere un percorso a tema arte e life skills con quelle di studentз “neutrз” rispetto a questi temi.
Con interviste semi-strutturate dirette alla comunità educante, al fine di verificare l’efficacia della metodologia dal punto di vista didattico e identificarne gli ambiti di miglioramento.
I questionari diretti allз studentз partecipanti sono stati somministrati ex ante e ex post, così da operare un confronto tra il prima e dopo e poter misurare l’impatto generato.
I questionari diretti al gruppo di controllo sono stati somministrati ex ante per comparare le risposte di
studentз consapevolз) di stare per intraprendere un percorso a tema arte e
life skills con quelle di studentз “neutrз” rispetto a questi temi.
Le videointerviste a docenti e artisti, essendo uno strumento di valutazione qualitativa, sono state effettuate alla fine del percorso formativo.
Cosa il percorso didattico ha lasciato agli adolescenti
ancora arte
progetto artistico
per la 1° volta
ancora arte
progetto artistico
per la 1° volta
Nonostante la maggioranza dei/delle partecipanti non avesse mai fatto esperienza diretta di ideazione e realizzazione di un progetto artistico – esperienza resa possibile dal progetto Educare alla felicità – , quasi tutti/e vorrebbero continuare a praticare fotografia, videomaking o street art.
Ancora più interessante è stato scoprire che, se prima dei laboratori il 50% degli studenti descriveva l’arte come “disegno” o “dipinto”, al termine del progetto il 28% di loro pensa all’arte come “libertà espressiva”, “collaborazione”, “amore e amicizia” ed “emozioni”.
Se, come afferma Franco Lorenzoni – maestro, scrittore e fondatore del centro di sperimentazione educativa Casa-laboratorio di Cenci -, “la cultura è relazione”, allora uno degli impatti più significativi del percorso formativo è che, dopo aver vissuto un’esperienza di natura artistica, diversi ragazzi e ragazze pensano all’arte come a un processo, piuttosto che a un prodotto, attraverso il quale esprimere il proprio mondo interiore ed entrare in relazione con il mondo degli altri, come verrà ulteriormente raccontato in seguito.
La seconda componente chiave del percorso formativo sono le competenze trasversali, le life skills, che ragazze e ragazzi hanno conquistato attraverso momenti di confronto e scambio di testimonianze. Il percorso si è concentrato in particolare su tre aree di competenza: la Curiosità, la Forza e l’Empatia. Dal punto di vista dei/delle partecipanti, la skill più significativa tra quelle esplorate è la Forza, indicata da quasi la metà di loro come il superpotere che sono più felici di aver conquistato.
Analizzando i questionari compilati dai/dalle partecipanti, gli impatti più significativi prodotti dal progetto Educare alla felicità possono quindi essere identificati in due principali macro-competenze:
• la capacità di esprimere se stessi, intesa sia come consapevolezza rispetto al proprio mondo interiore sia come scoperta e rafforzamento dei propri talenti;
• la capacità relazionale, intesa sia nel senso dell’empatia – mettersi nei panni dell’altro – sia nel senso della collaborazione – cooperare per il raggiungimento di uno stesso obiettivo.