








Le attività
Il progetto fAIr media incoraggia la costruzione di un panorama mediatico trasparente e sicuro stimolando la partecipazione e il dibattito tra più di 700 persone, in tre cicli di eventi formativi in 4 Paesi europei. Nel corso dei laboratori vengono fornite ai partecipanti nuove competenze per interagire con gli strumenti di IA e comprendere appieno come le intelligenze artificiali generative stanno rivoluzionando l’industria dei media e ridisegnando il modo in cui consumiamo e ci confrontiamo con i contenuti mediatici.
A seguito dei laboratori sarà creato un glossario illustrato delle tattiche di debunking, realizzato con le riflessioni provenienti dalle attività precedenti. Sarà un manifesto innovativo, co-creato da cittadini e artisti, con l’obiettivo di far arrivare ai policy makers le preoccupazioni delle persone non esperte, in modo visivamente accattivante e comprensibile.
Il glossario verrà disseminato attraverso un terzo ciclo di eventi pubblici che coinvolgerà oltre 300 cittadini tra Italia e l’Ars Electronica Festival 2026 in Austria.
Il workshop "Culture and Media for Debunking":
138 professionisti provenienti dai settori dell’arte, della cultura, del giornalismo e della ricerca hanno partecipato a un workshop sul funzionamento dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e sulle questioni etiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale.
Il workshop, che si è tenuto a febbraio 2025 al DAMA Tecnopolo di Bologna, ha previsto una sessione di interazione con The Models, installazione artistica realizzata da dmstfcn sulla tendenza dei modelli linguistici a manifestare comportamenti talvolta ingannevoli e antagonistici, attraverso l’uso di personaggi ispirati alle maschere della Commedia dell’Arte e creati in un motore 3D. L’obiettivo dell’opera è sperimentare i tratti di “personalità” delle intelligenze artificiali che solitamente non percepiamo, coinvolgendo il pubblico nella comprensione delle loro caratteristiche e superando una critica meramente passiva dell’IA.
A seguire, si è svolta una seconda sessione in cui Mariano Tomatis, storico dell’illusionismo, e Federico Ferrazza, giornalista e direttore di una rivista dedicata all’intelligenza artificiale, hanno discusso del legame tra meraviglia e verità dall’Illuminismo ad oggi, illustrando le strategie della meraviglia utilizzate nel XVIII secolo e il modo in cui le macchine illusionistiche venivano impiegate per stupire il pubblico e mettere in discussione il rigore razionalista dell’Illuminismo. Sono stati affrontati dilemmi contemporanei di grande attualità, come il modo in cui percepiamo le immagini generate automaticamente in un’epoca in cui distinguere tra vero e falso diventa sempre più difficile. L’IA sta erodendo la nostra fiducia nella realtà? Oppure, come avveniva con le illusioni del passato, il problema non risiede nella tecnologia in sé ma nel modo in cui la percepiamo e decodifichiamo? Con il contributo del giornalista, si è parlato di debunking, uno strumento utile per smascherare le illusioni rivelandone i meccanismi, e di pre-bunking, che rafforza le capacità critiche delle persone per prevenire il rischio di cadere in trappole ingannevoli.
Il coinvolgimento dei partecipanti è stato reso possibile grazie a diversi stakeholder del progetto: Art-er, Cineca e la Regione Emilia-Romagna, che hanno promosso l’iniziativa attraverso i propri canali.
Il workshop "Art for Debunking"
Studenti delle scuole superiori di quattro istituti di Bologna – Istituto tecnico Aldini – indirizzo informatica, IIS Laura Bassi – indirizzo linguistico, IIS Giordano Bruno – indirizzo meccanica e Istituto tecnico Belluzzi-Fioravanti – indirizzo informatica, hanno partecipato a un workshop condotto dagli artisti Francesco Tacchini e Oliver Smith, del duo dmstfctn, sull’esplorazione del funzionamento dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e delle questioni etiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale, attraverso l’arte.
Il workshop, che si è tenuto a febbraio 2025 al DAMA Tecnopolo di Bologna, ha previsto una sessione di interazione con The Models, installazione artistica realizzata da dmstfcn sulla tendenza dei modelli linguistici a manifestare comportamenti talvolta ingannevoli e antagonistici, attraverso l’uso di personaggi ispirati alle maschere della Commedia dell’Arte e creati in un motore 3D. L’obiettivo dell’opera è sperimentare i tratti di “personalità” delle intelligenze artificiali che solitamente non percepiamo, coinvolgendo il pubblico nella comprensione delle loro caratteristiche e superando una critica meramente passiva dell’IA.
La seconda parte del workshop ha incluso un’attività pratica, durante la quale gli studenti sono stati invitati a esplorare concretamente il funzionamento degli LLM. Attraverso esercizi mirati, hanno potuto comprendere come vengono addestrati questi modelli, analizzare i bias esistenti e discutere criticamente le implicazioni etiche e sociali connesse al loro utilizzo. In particolare, gli studenti hanno avuto la possibilità di utilizzare lo strumento Hugging Face per creare storie a partire da prompt.
Il coinvolgimento degli studenti è stato facilitato dal Servizio Marconi TSI dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, incaricato della comunicazione con le scuole del territorio.
Credits
fAIr Media è un progetto guidato da Fundación Zaragoza Ciudad del Conocimiento (Spagna) in collaborazione con Baltan Laboratories (Paesi Bassi), Sineglossa (Italia) e Ars Electronica (Austria), cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Value).