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Turismo culturale, gli incontri di comunità a Faro e Lesbo per BlueTour

Rigenerazione dei luoghi
BlueTour Community meetings in Faro Ph. GAMA RAMA

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BlueTour, il progetto fino ad oggi

Secondo la ricerca “Over Tourism: impact and possible policy responses” della Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento Europeo (TRAN), il turismo ha un impatto maggiore sulle persone residenti che su altri gruppi o stakeholder. Ciò nonostante, abitanti e cittadini sono il gruppo meno coinvolto nei processi e nei progetti di pianificazione delle strategie turistiche. Per questo le comunità locali tendono a considerare il settore del turismo con scetticismo e a restare passive rispetto ai suoi sviluppi. 

Il progetto BlueTour project tenta di invertire questa rotta in due modi: 

  • coinvolgendo gli abitanti di tre città costiere europee (Lesbo, Faro ed Ancona) in un percorso di riflessione sul turismo nel proprio territorio e sulle modalità con cui renderlo più sostenibile e inclusivo;
  • coinvolgendo tre artisti in un percorso di formazione e produzione, per tradurre queste istanze in opere d’arte che aiutano la comunità e i turisti a leggere il territorio attraverso nuovi punti di vista.  

Iniziato nel gennaio 2023, il progetto ha previsto prima una fase di analisi dei bisogni rispetto al tema del turismo culturale nei tre territori di Faro, Ancona, Lesbo. Poi, a partire dai risultati dei focus group, Sineglossa ha elaborato delle linee guida e condotto un workshop di capacity building sul community engagement. Scopo del workshop è stato rispondere a quella che, attraverso i focus group, è emersa come una tra le esigenze principali delle comunità locali: poter far sentire la propria voce nella definizione delle strategie turistiche e nel modo in cui la città si presenta a chi la visita. 

BLUETOUR è un progetto di cooperazione culturale transnazionale guidato da Sineglossa, con partner le organizzazioni Latra e Comune di Faro, cofinanziato dal programma creative Europe dell’Unione Europea con l’accordo di sovvenzione n. 101100189. I punti di vista e le opinioni espressi in questa pagina sono esclusivamente quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura (EACEA) possono essere ritenute responsabili.

Gli incontri con la comunità a Faro e Lesbo

A Faro e Lesbo gli operatori locali delle associazioni LATRA e GAMA RAMA, formati alla metodologia BlueTour, hanno selezionato degli artisti locali e organizzato degli incontri aperti agli abitanti per indagare insieme quale fosse lo “spirito del luogo”, e come questo dovesse essere tradotto in itinerari, mappe turistiche o installazioni a disposizione delle persone che visitano Lesbo e Faro.

Come si è svolto il processo di coinvolgimento della comunità? A Lesbo, l’artista selezionato dall’associazione LATRA, Paolo Lolicata, ha incontrato alcuni stakeholders e gatekeepers (assessori, enti del turismo e dell’università, gestori di centri per rifugiati) con cui ha esplorato il contesto dell’isola e penetrato alcune reti locali. Agli incontri sono stati invitate varie comunità: studenti del corso universitario sul turismo sostenibile, gestori commerciali e di attività turistiche, rifugiati, rappresentanti politici che operano nel settore culturale e turistico, esperti ambientali, attivisti LGBTI+, persone con disabilità, artisti locali e operatori che lavorano con le minoranze.
L’artista ha partecipato agli incontri per raccogliere storie e luoghi significativi per le differenti comunità, con l’obiettivo finale di ricomporli in un’immagine unitaria, uno “spirito del luogo”. In alcuni casi, l’artista ha anche svolto il ruolo di facilitatore, aiutando i vari stakeholders a entrare in relazione.

A Lesbo Paolo è stato sia l'artista che il "tessitore di comunità". C'era già una certa fiducia: tutti conoscevano Paolo.

In questo processo, è stato utile impostare la relazione tra artista e gatekeepers non come un “capacity building” o trasferimento di competenze, più come uno scambio di conoscenze e prospettive riguardo lo spazio in cui si vive. Questo ha aiutato la creazione di un clima di cooperazione e rafforzato la collaborazione reciproca. Inoltre, la scelta dell’artista di concentrarsi su una scala geografica ristretta e delimitata, rispetto all’intera isola, ha reso più facile identificare la comunità e più efficace l’obiettivo di ricostruire un “senso di comunità”.

Inizialmente l'artista voleva coprire l'isola, ma ci sono molte differenze: esigenze, aspettative e istituzioni. Quando ci si estende troppo, si perde la connessione emotiva con le comunità. La metodologia di Nonturismo si è concentrata su una piccola comunità e secondo lui è stata efficace: piccola e locale.

Come creare percorsi turistici alternativi che siano anche inclusivi? A Faro il partner GAMA RAMA ha lavorato con ACAPO – Associação dos Cegos e Amblíopes de Portugal (Association of the Blind and Partially Sighted of Portugal) e con l’artista André Silva Sancho raccogliendo alcune testimonianze sugli ostacoli che le persone non vedenti individuano nel partecipare ai processi pubblici e alle attività culturali presenti nella città di Faro. Nel corso del laboratorio le persone partecipanti hanno disegnato i loro itinerari “nonturistici” della città: ovvero percorsi alternativi a quelli del turismo di massa, inclusivi dei bisogni delle minoranze e di chi può avere interessi differenti dalle narrazioni dominanti.

Nel corso di questi laboratori sono stati anche discussi temi come approccio bottom-up o top-down nella pianificazione delle alternative turistiche inclusive, e il concetto di “esperienza autentica”. Infatti è emerso che a volte l’approccio bottom-up nella definizione delle politiche turistiche potrebbe richiedere tempi molto lunghi dato che prevede che le persone comuni siano sensibilizzate all’urgenza di alcuni fenomeni, come l’impatto del turismo. Per ottenere risultati più efficaci potrebbe rivelarsi utile un approccio top-down, che dai e dalle figure politiche ricade sulle comunità. 

Cosa significa offrire ai turisti un’esperienza “autentica”? Nel corso di questi incontri è emerso che il concetto di autenticità rischia di appiattirsi e omologarsi, se non è radicalmente legato a un senso di “inaspettato”, a storie, luoghi e significati che caratterizzano unicamente Faro. Per questo i cittadini dovrebbero allenarsi a visitare “da turisti” la propria città, per far emergere quello che è lo  “spirito del luogo”. Nel corso degli incontri è stato così sperimentato un esercizio che coinvolge i non luoghi, come li definisce Marc Augé, e i partecipanti hanno riflettuto su cosa c’è di bello in questi spazi, cosa li rende autenticamente legati a Faro, e se possono essere un punto di partenza per percorsi turistici alternativi e inclusivi. 

BlueTour, i prossimi step del progetto

Il progetto prosegue nei prossimi mesi con la realizzazione di mappe, installazioni e opere d’arte a Faro, Lesbo e Ancona, da parte degli artisti selezionati da Sineglossa e dai partner LATRA e GAMA RAMA.

Dal 4 al 9 maggio gli artisti saranno in residenza a Lesbo per condividere alcune pratiche e riflessioni rispetto al processo avviato nelle tre località costiere e conoscere le attività dell’associazione LATRA. 

Le opere saranno inaugurate in autunno con tre eventi locali e infine sarà organizzata una conferenza finale a Faro per presentare la metodologia BlueTour, sviluppata da Sineglossa sulla base dell’intero percorso, contenente delle linee guida per replicare l’attività pilota in altri contesti territoriali.

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