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Cosa è Argo
Argo è un progetto espositivo dell’artista Paolo Bufalini che nasce dall’applicazione di strumenti di intelligenza artificiale generativa a una serie di dataset costituiti dalla digitalizzazione dei suoi album di famiglia, provenienti da un arco temporale che va dagli anni Cinquanta ai primi Duemila. Una volta costituiti i dataset, l’artista li ha utilizzati per il training di modelli generativi text-to-image in grado di riprodurre le sembianze dei soggetti rappresentati negli album.
Gli album di famiglia diventano l’occasione per una riflessione più generale sugli archivi e sul loro potere di aprire finestre su mondi paralleli attraverso una conoscenza vertiginosa che ridefinisce la linearità del tempo. Le sintografie esposte mostrano i familiari dell’artista in diverse età della loro vita, nella posa di dormienti. L’ambiguità del sonno, in cui il soggetto è al tempo stesso presente e assente, riflette la più generale indeterminatezza dell’immagine e richiama la dimensione onirica sottesa all’intero progetto.
Argo, fin dal titolo, è inteso come un viaggio – un viaggio nel tempo e nella storia personale dell’artista, ma anche un viaggio nell’inconscio tecnologico, quello spazio contenente dati non direttamente interpretabili (in informatica latent space) su cui i modelli generativi elaborano le immagini attraverso associazioni precluse agli umani. Il risultato è la generazione di un passato aumentato, una rappresentazione fotograficamente credibile di qualcosa che non è stato, ma che potrebbe essere stato, in un’ambigua sovrapposizione tra fattuale e immaginato.
Personalizzando i modelli generativi con materiali biografici ed emotivamente investiti, Bufalini opera una riappropriazione poetica dello strumento tecnologico, sottoponendo quegli stessi materiali all’imprevedibilità associativa delle correlazioni statistiche. L’opera scultorea che completa la mostra declina un’analoga idea di latenza su un piano più marcatamente processuale, presentando delle ampolle contenenti una soluzione acida in agitazione, in cui sono dissolti gioielli d’oro di seconda mano. Il processo chimico pone l’oro in una condizione di presenza ambigua – è fisicamente presente ma invisibile e reversibile allo stato originario -, e apre una dimensione ipotetica di nuove possibilità generative.
Chi è Paolo Bufalini
Paolo Bufalini (Roma, 1994) è un artista visivo di base a Bologna. La sua ricerca, caratterizzata dalla crossmedialità e dalla marcata eterogeneità formale, trova nell’indagine delle relazioni tra profondità psichiche, temporali e materiali il suo motivo primario. Il suo lavoro è stato esposto in spazi istituzionali e indipendenti in Italia e all’estero, tra cui: Biennale di Gubbio, c/o Palazzo Ducale, Gubbio; Museo di Palazzo Collicola, Spoleto; Marktstudio, Bologna; La Rada, Locarno; Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna; Eataly Art House, Verona; Civitella Ranieri Foundation, Umbertide (PG); Dolomiti Contemporanee, c/o Castello di Andraz (BL); Fabbri-Schenker projects, Londra; Localedue, Bologna; MASSIMO, Milano; Raum, Bologna; Neverneverland, Amsterdam. Riconoscimenti e residenze recenti includono: SIAE – Per Chi Crea (2023); Carapelli for Art (2022); Premio acquisto Regione Emilia-Romagna (2020); Nuovo Forno del Pane (residenza), c/o MAMbo, Bologna (2020).
Programma
Argo aprirà al pubblico giovedì 12 dicembre presso Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia (Sala Berti – Refettorio delle Monache dell’ex Convento di San Mattia, Via Sant’Isaia 20, Bologna) e resterà visitabile fino a domenica 15 dicembre.
OPENING
12 Dicembre alle 18.00
Fondazione Home Movies (Sala Berti – Refettorio delle Monache dell’ex Convento di San Mattia), Via Sant’Isaia 20, Bologna
ORARI DI APERTURA
12 Dicembre orario 18 – 21
13 Dicembre orario 9 – 18
14, 15 Dicembre orario 14 – 18
Fondazione Home Movies (Sala Berti – Refettorio delle Monache dell’ex Convento di San Mattia), Via Sant’Isaia 20, Bologna
TALK L’ARCHIVIO COME MATRICE LATENTE
14 Dicembre orario 11
Aula Teatro Accademia di Belle Arti, Via Belle Arti 54, Bologna
Prima tappa di A Digital Framework #3, ciclo annuale di quattro incontri dedicati a tecnologia, arte e design, a cura del docente Danilo Danisi, che per la terza edizione dialoga con la rassegna The Next Real. Moderano: Federico Bomba (direttore artistico di Sineglossa) e Danilo Danisi (docente Accademia di Belle Arti). Leggi di più sul sito di Ababo
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