Perché portare l’intelligenza artificiale a scuola?
Negli ultimi anni le competenze in materia di intelligenza artificiale sono seconde solo rispetto a quelle in cloud computing, fra tutte le skills richieste dalle aziende. La capacità di comprendere il funzionamento di un’intelligenza artificiale non è però necessaria solo in ottica lavorativa: nella nostra vita quotidiana utilizziamo già, spesso senza rendercene conto, delle applicazioni avanzate che contengono al loro interno l’intelligenza artificiale. Basti pensare alle mappe che ci consigliano in tempo reale il percorso più rapido per raggiungere la nostra destinazione in base alle condizioni di traffico, oppure agli assistenti vocali collegati ai sistemi di domotica, ai traduttori, ai sistemi di riconoscimento facciale, fino ad arrivare ai social network che profilano i loro utenti in base al loro comportamento online per scopi commerciali.
Inoltre, le ultime frontiere dell’innovazione in campo biomedico, economico, finanziario, fino a quello artistico, culturale e musicale, prevedono una combinazione di nuovi modelli algoritmici che fanno uso di data-science e deep learning.
L’avvicinamento a queste discipline di studio non può essere riservato alla formazione universitaria, ma deve essere introdotto già alle scuole superiori di primo e secondo grado. E non può essere condotto solo con un approccio tecnico – informatico, perché le tecnologie non sono neutre. Dietro alle scelte algoritmiche o dei dataset utilizzati, infatti, si celano sempre dei valori, che in una società democratica vanno individuati e negoziati con un approccio che metta l’uomo e l’ecosistema al centro delle decisioni.
Il workshop di codesign del chatbot con Univpm
I workshop progettati da Sineglossa e Università Politecnica delle Marche nell’ambito di GREEN LEARNING, progetto cofinanziato da Fondazione Cariverona, per le scuole di secondo grado di Ancona mettono assieme un docente di machine learning, un facilitatore e una organizzazione no profit, per stimolare nei e nelle partecipanti una riflessione su cosa sia l’Intelligenza Artificiale e sulla relazione uomo-macchina, nell’ottica di facilitare una maggiore comprensione e un approccio attivo nei confronti delle nuove tecnologie.

29 ottobre 2022
Università Politecnica delle Marche (AN)
Il workshop si è svolto sabato 29 ottobre 2022 all’Università Politecnica delle Marche di Ancona e ha coinvolto 30 studentз dell’Istituto di Istruzione Superiore L. Cambi – D. Serrani (Classi 4A, 4B, 4C) e Istituto di Istruzione Superiore “Savoia Benincasa” (Classe E-5A SIA, Classe S-5E).
L’attività è iniziata con un warm up sull’intelligenza artificiale curato da Sineglossa: il facilitatore Tommaso Sorichetti ha indagato la percezione deз partecipanti sull’intelligenza artificiale e ha portato degli esempi su come l’ia può essere utilizzata in lavori artistici o in processi di innovazione sociale.
Il laboratorio è proseguito con un approfondimento teorico su come funziona l’IA e l’importanza della selezione dei dati, curato dal professore Adriano Mancini dell’Università Politecnica delle Marche. A questo punto è iniziata la fase di co-design tra UnivPm, studentз e Sineglossa.
L’intelligenza artificiale per comprendere gli Obiettivi dell’Agenda 2030
L’obiettivo del workshop è utilizzare le riflessioni deз partecipanti per sviluppare un recommender system che educherà ragazze e ragazzi ai temi di sostenibilità dell’Agenda 2030.
Come? Il recommender system faciliterà l’esplorazione digitale dell’archivio di buone pratiche di sostenibilità realizzato nel corso degli anni da Italia Che Cambia (lo trovi già online sul loro sito: italiachecambia.org).
Inoltre, faciliterà la creazione di nuove storie di sostenibilità.
Durante il workshop, ai fini del codesign, abbiamo trovato molto utile chiedere allз studentз quanto fosse chiara l’attuale tassonomia presente nel sito, all’interno del menù a tendina nella voce “Tematiche”. Infatti, abbiamo così scoperto che campi come “economia circolare” o “moneta complementare”, “permacultura” e “transizione”, “decrescita”, “finanza etica”, non sono concetti e termini comprensibili da utenti delle scuole superiori.

L’esercizio di “ricollocamento” dei 17 goals dell’Agenda 2030 all’interno delle 4 aree tematiche individuate da Italia Che Cambia è stata l’occasione per riflettere assieme sui contenuti dell’Agenda 2030 e sulle diverse priorità dei suoi obiettivi.
Come immaginavamo, il goal 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” è quello avvertito e percepito come più urgente, mentre l’obiettivo 17 sulle “Partnership e Reti” è quello più incomprensibile.
Cosa pensi se ti dico intelligenza artificiale?
Lavori con lз adolescenti a scuola e ti interessa poter offrire loro questa formazione?
Il workshop può essere valorizzato a livello curriculare dall’Istituto stesso mediante il PCTO; oppure l’Ufficio Orientamento dell’UNIVPM può rilasciare un attestato di partecipazione.