30 Settembre – 01 ottobre 2022
Mercato Sonato e altri luoghi di Bologna
Dal 30 Settembre sarà in libreria la guida Bologna. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti, edita da Ediciclo per NONTURISMO, la collana di guide dedicata ai viaggiatori che al tour preconfezionato preferiscono l’incontro autentico con lo spirito di un luogo. Una collana che abbiamo ideato oramai 4 anni fa e per cui abbiamo già curato il volume su Ussita, paesino dei Monti Sibillini.
Il 30 settembre e 1 ottobre presenteremo la guida dedicata a Bologna con musica, reading e passeggiate: due giorni di eventi nella cornice di IT.A.CA’ Festival del Turismo Responsabile.
La guida nonturistica nasce da un lavoro corale di produzione che ha coinvolto diverse realtà del territorio bolognese: Yoda Aps, Kilowatt e Piazza Grande. Grazie al loro coordinamento abbiamo creato tre redazioni di comunità, intervistando, incontrando, mettendo attorno a un tavolo circa trenta bolognesi, originari della città o abitanti “acquisiti”, con tre illustratori (Noemi Vola, Francesco Fadani, Marco Quadri), due antropologhe (Brenda Benaglia e Eleonora Adorni) e uno scrittore (Wu Ming 2). Le tre redazioni hanno indicato quali sono i luoghi di Bologna che la rendono una città resistente: 10 spazi di resistenza della cultura, 10 di resistenza del verde e 8 tappe simbolo di resistenza senza dimora.
Luoghi che non si troveranno mai nelle guide Lonely Planet perché, come dice Wu Ming 2, che ha curato il volume, i libri di marketing selezionano “le attrazioni turistiche che sono prevedibili (sai cosa vedrai, dove trovarlo, quanto costa, quando apre), classificabili (sai se si tratta di un museo, di una chiesa, di un parco) e redditizie (c’è qualcuno che ne ricava un profitto, più o meno diretto).”
Invece i luoghi che abbiamo segnalato nella guida sono imprevedibili, inclassificabili e, spesso, senza scopo di lucro: un giardino che non ha chiari orari di apertura, una pianta secolare nascosta nel cortile di un b&b, un circolo ARCI nel quartiere multietnico della città. E, non senza sorprese, il McDonald’s di Piazza VIII Agosto, poco distante dalla stazione dei treni. Perché è qui che qualche abitante senza dimora si sente a casa.
Con Resistenza della cultura abbiamo inteso la capacità degli abitanti di cambiare la destinazione d’uso degli spazi urbani: capannoni che diventano sale da concerto, piazze dove si gioca a pallone, palazzi per uffici che ospitano famiglie, strade che non s’immolano sull’altare del turismo. La Resistenza delle piante si manifesta invece negli spazi verdi non pianificati o comunque insoliti, perché sfuggiti al cemento e alla rendita immobiliare. Resistenza senza dimora è quella di chi abita la città ma non ha una casa dove abitare, e deve quindi trovarla nelle piazze e nelle strade. La Resistenza alla paura, infine, permette di combattere il disagio nell’attraversare di notte certe zone di Bologna.
Federico Bomba, direttore artistico di Sineglossa e direttore scientifico della collana Nonturismo.
Acquista la guida nelle principali librerie di Bologna e sul sito dell’editore.