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Sei artisti in residenza in Ucraina

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Cosa trovi in questa news

Di cosa si tratta

All’inizio del 2025 abbiamo lanciato Discovery Guide, un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale ucraino basato sulla collaborazione tra artisti e abitanti, curato da Sineglossa in collaborazione con Fundacja Ziemniaki i e Territory NGO, cofinanziato da Creative Europe. Nell’ambito del progetto, dall’1 al 14 settembre il centro culturale Bakota Hub ha ospitato sei artisti in residenza (tre internazionali e tre ucraini), selezionati tramite call internazionale che ha ricevuto oltre 240 candidature: Anna Romandash, Olena Kayinska, Camille Bleu-Valentin, ARSÈNE, Robin Alysha Clemens e Bohdana Korohod.

La residenza è stata preceduta, a luglio, da una formazione a Varsavia sulla metodologia di Nonturismo, un processo ideato da Sineglossa per co-creare uno storytelling partecipato del territorio. Gli artisti hanno imparato strategie, suggerimenti e strumenti per coinvolgere le comunità locali e far emergere storie, tratti identitari e aneddoti legati ai luoghi, oltre a conoscersi tra loro, approfondire i relativi progetti e incontrare i partner.

Durante la residenza gli artisti, seguendo le linee guida apprese durante la formazione, hanno esplorato la regione ucraina di Bakota, incontrato le comunità locali e raccolto idee e materiali per sviluppare una guida di viaggio non convenzionale ispirata alla Sarajevo Survival Guide e alle guide della collana Nonturismo, un prodotto editoriale capace di valorizzare il territorio e allo stesso tempo rafforzare il senso di appartenza e comunità di chi ci vive.

Com'è andata la residenza

I luoghi visitati

Come prima tappa, le artiste e gli artisti hanno visitato il Monastero rupestre di Bakotskyi Mikhailovsky sul fiume Dnestr, all’interno del Parco Naturale Nazionale Podilski Tovtry, un monastero fondato tra XII e XIII secolo e protagonista di varie leggende locali, le cui grotte sono in parte visitabili grazie ai restauri del secolo scorso.

Discovery Guide — photo from the art residency in Ukraine, September 2025 - Monastero rupestre di Bakotskyi Mikhailovsky sul fiume Dnestr, all’interno del Parco Naturale Nazionale Podilski Tovtry 16
Foto di un pannello lungo il percorso per il monastero rupestre di Bakotskyi Mikhailovsky. Quella riportata è una leggenda intitolata "La donna di Bakota" (traduzione nostra): Si racconta che, durante un’invasione turca, una giovane madre preferì sacrificare la propria vita pur di difendere suo figlio e la sua terra. Con un gesto disperato, spinse nel fiume il crudele invasore che la teneva prigioniera. Da allora, le scogliere del Dnestr custodiscono il suo ricordo: nelle notti silenziose, si dice che il vento porti ancora l’eco del pianto di una madre e del coraggio di chi ha scelto di morire per amore e libertà.
Discovery Guide — photo from the art residency in Ukraine, September 2025 - Monastero rupestre di Bakotskyi Mikhailovsky sul fiume Dnestr, all’interno del Parco Naturale Nazionale Podilski Tovtry 17
Foto di un pannello lungo il percorso per il monastero rupestre di Bakotskyi Mikhailovsky, racconta alcune caratteristiche paesaggistiche della zona e fatti storici ad esse legate, in particolare alcune tradizioni locali collegate alla presenza di una sorgente, la cui acqua era ritenuta curativa (soprattutto per gli occhi e i malanni “di testa”), e i monaci e gli abitanti la usavano durante pellegrinaggi e feste religiose.

Nei giorni successivi l’esplorazione è proseguita a Stara Ušytsia (già Ushytsia), un villaggio dell’oblast di Khmelnytskyi, nel distretto di Kam”janets’-Podil’s’kyj. Qui si è svolto anche un incontro con la comunità locale organizzato dal partner Bakota Hub, presso l’erboristeria “Perlyny Bakota – Prudyvusiv Herbalist”, una realtà dedicata alla coltivazione di erbe officinali con produzione propria di tè, miscele aromatiche e liquori a base di erbe e bacche. Durante la visita, fra aromi di erbe essiccate e fiori, e spiegazioni del processo produttivo, il proprietario ha raccontato alcuni aspetti del territorio del Podilski Tovtry, area ecologicamente pulita che permette la raccolta di materie prime biologiche e la creazione di composizioni uniche di spezie ed erbe.

Durante l’incontro con la comunità, ciascun* artista ha presentato brevemente sé stess* e la propria ricerca nell’ambito del progetto Discovery Guide. Sono intervenuti Mykola Prudyvus, fondatore dell’erboristeria, e una rappresentante del dipartimento cultura dell’ATC locale, che ha consegnato ad Alina Oliynyk un diploma e una medaglia per il significativo contributo allo sviluppo della comunità e della regione. Hanno partecipato circa 30 persone ed è stato allestito un banchetto con liquori locali alle erbe e bacche, tè profumati e  altre specialità del posto. Le e gli artistɜ hanno raccolto fotografie, realizzato interviste, scambiato contatti e fissato ulteriori appuntamenti con gli abitanti.

Oltre alle attività organizzate dall’ente ospitante, le giornate sono state strutturate in modo da garantire a ogni artista del tempo libero per condurre in autonomia la propria ricerca. Una di queste è stata la scoperta di un essiccatoio illegale di tabacco all’interno di una fabbrica abbandonata (tutta la regione di Kam”janets’-Podil’s’kyj è nota per la coltivazione del tabacco):

Dal punto di vista storico, la peculiarità dell’area di Stara Ušytsia è che si tratta del villaggio dove si è reinsediata la maggior parte degli abitanti di Bakota dopo il 1981, quando l’abitato originale venne sommerso dalle inondazioni a causa dei lavori per la centrale idroelettrica del Dniester. La parte più antica del paese finì sotto le acque, l’abitato venne evacuato e il nuovo insediamento fu ricostruito più in alto sulla collina, lasciando diventare Bakota una baia oggi visitata dai turisti. Per proteggere e valorizzare tutto il patrimonio locale andato perso, negli ultimi anni si stanno attivando diversi progetti culturali nella regione.

Un’altra escursione sul campo ha riguardato alcuni scavi archeologici nella regione di Khmelnytskyi, al centro della cronaca locale nei giorni della residenza per il rinvenimento di una sepoltura infantile di epoca Rus’ (prima metà del XIII secolo), nei pressi del punto di osservazione non lontano dalla grotta del monastero.

A Chabanivka, gli artisti in residenza hanno visitato il Museo della Storia del Villaggio, attivo da oltre 31 anni. Il museo racconta la storia del villaggio (fondato a metà XVI secolo da un pastore, da cui il nome) nella comunità territoriale di Staroushytska ed è ospitato nella Casa della Cultura. La direttrice Nadiya Galatyr ha spiegato che si tratta dell’unico museo di storia del villaggio presente nella regione. Fondato nel 1990 dal preside Vasyl Romarnyuk, accoglie all’ingresso murales dell’artista di Kam”janets’-Podil’s’kyj Volodymyr Loško dedicati alla fondazione, agli attacchi dei tatari, alla leggenda delle lacrime di fanciulla e del fiore di felce (la notte di Kupala), oltre che alle festività religiose.

Infine, nell’ultimo giorno, in un’escursione per la ricerca di un noto “uomo magico” (una delle artiste, Olena, realizzerà il suo itinerario lungo i luoghi esoterici di Bakota), a Kitaygorod, il gruppo ha incontrato tre geologi — Ihor Bubniak, Lev Horodyskyj e Andriy Bubniak — con i quali l’uscita si è trasformata in una vera e propria escursione di geoturismo: hanno cercato fossili come ammoniti e gli ambitissimi trilobiti, osservato affioramenti del tardo Miocene (8–12 milioni di anni), del Cretaceo, del Siluriano e infine del Cambriano (circa 530 milioni di anni), visitato luoghi spettacolari – come la chiesa cattolica in mattoni della Vergine Maria, costruita nel 1776 sul sito di una chiesa in legno più antica, oggi gestita dall’ordine dei Padri Paolini e incredibilmente imponente in un villaggio di circa 200 persone – , e percorso un’antica strada fiancheggiata da maestose colonne di pietra, vecchie almeno 200–250 anni, che in passato garantivano la sicurezza della strada (ogni colonna ha un grande foro in cui venivano inserite robuste travi di legno, così che carri e carrozze non precipitassero nel burrone nel buio).

Incontri con la comunità

Oltre alle uscite sul territorio, la residenza è stata l’occasione per conoscere da vicino gli abitanti della regione, incontrare opinion leader locali ed entrare in contatto con la vita del paese. Gli artist* hanno fatto visita a Mykola “BETA”, noto narratore locale, raccogliendo fotografie e materiali documentari, e alla famiglia Vyshemirsky (Ihor e Valentyna Vyshemirska), che ha ospitato il gruppo per la notte, condividendo racconti e album di fotografie.

Un’altra famiglia, conosciuta al primo incontro comunitario, ha preparato vareniki, regalato fazzoletti di tela tessuta a mano e messo a disposizione un ampio archivio fotografico curato da Blazhey Vasyl Danylovych, con immagini di com’era la regione prima dell’allagamento, durante la distruzione del villaggio e dopo, con la costruzione della Nuova Stara Ušytsia.

Accanto a queste occasioni domestiche, si sono svolti incontri organizzati dal partner, durante i quali le persone del luogo hanno condiviso foto di famiglia e racconti legati al territorio prima e dopo l’allagamento; spazio anche alla voce dei bambini, al centro del progetto sviluppato da Robin. Una festa presso il club del villaggio di Gorayivka ha proposto musica, canti, abiti tradizionali e una fiera di cibo, artigianato e decorazioni, con esibizioni del teatro di canto popolare “Pisenne lezhyvo” (Centro per la Cultura e le Arti “Rozmay”) e del gruppo vocale locale “Dnistryanochka”. 

Un’ulteriore occasione di incontro è nata spontaneamente a Chabanivka, dopo la visita al museo delle tradizioni locali, con un pranzo condiviso durante cui gli artisti hanno raccolto canti, scattato foto sul palco della Casa della Cultura, dialogato con gli ospiti e approfondito l’atmosfera del posto.

Nel complesso dei tre appuntamenti, gli artisti hanno incontrato circa 130 persone. ARSÈNE ha allestito un “tavolo intimo” con questionari e stimoli sui luoghi di conforto e tristezza; alcune/i partecipanti hanno scritto o disegnato mappe personali. La partecipazione è stata eterogenea (soprattutto anziani, ma anche bambini e persone impiegate nel turismo e nei servizi pubblici, oltre a sfollati interni – IDP).

L'esperienza degli artisti

Durante la residenza, Camille ha proseguito il suo progetto di sviluppo di ecoplastiche di diversa densità, forma, colore, sapore, texture e contenuto; Robin ha realizzato dei collage e, insieme a Bohdana, digitalizzato  vecchi album fotografici prestati dagli abitanti; ARSÈNE esplorato paesaggi; Olena nella ricerca con cartomanti, portali e rituali; Anna nella scrittura e nelle interviste; Beatrice nelle registrazioni di interviste e di un podcast, oltre alla partecipazione agli incontri e alle sessioni di lavoro individuale. Le serate erano dedicate alla condivisione dei risultati quotidiani.Le giornate si concludevano con un check-in di gruppo su “com’è andata la giornata”. Dopo una settimana di residenza è stato organizzato un incontro online con membri delle organizzazioni partner non presenti in Ucraina per condividere lo stato di avanzamento dei lavori e scambiarsi idee e commenti.

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