Di cosa si tratta
Da giugno in Val Saviore, una zona della Val Camonica, in Lombardia, tra i comuni di Cevo e Saviore dell’Adamello (provincia di Brescia), è iniziato un nuovo percorso di rigenerazione dei luoghi a cui collabora anche Sineglossa: il progetto si chiama Nuovi itinerari di comunità per la Valsaviore, è realizzato da OXA (Base Milano) in collaborazione con Avanzi Discover, Casa del Parco Adamello, Meraki, con il supporto del comune di Cevo e di Saviore, nell’ambito del Bando Montagne in Transizione promosso da Fondazione Cariplo.
“Nuovi itinerari di comunità per la Valsaviore” si ispira alla metodologia Nonturismo per la scrittura del territorio, ideata da Sineglossa. Nei progetti Nonturismo, a partire da laboratori di storytelling e dalla formazione di redazioni di comunità, nascono narrazioni partecipate, capaci di restituire lo “spirito del luogo” e superare le logiche del turismo estrattivo, valorizzando l’incontro e la cura. Solitamente, i processi Nonturismo portano alla realizzazione di guide nonturistiche – come quelle già pubblicate nella collana omonima edita da Ediciclo; in Valsaviore, l’output dei laboratori di comunità non sarà un libro ma itinerari di comunità, tracciati da chi la valle la abita, la attraversa, la custodisce.
Cosa faremo in Val Saviore
Tommaso Sorichetti, che in Sineglossa si occupa di facilitare processi di comunità, ha aiutato Casa del Parco Adamello a progettare un percorso di incontri, in programma tra luglio e ottobre, per coinvolgere abitanti permanenti, ritornanti e nuovi arrivati in 4 laboratori di immaginazione collettiva.
Il programma degli incontri è stato presentato lo scorso 2 giugno, all’interno della prima edizione di Corpo Montagna, un festival dedicato alle pratiche outdoor collettive, per esplorare la montagna come spazio di relazione, sperimentazione e trasformazione, ideato e organizzato da Avanzi e Casa del Parco Adamello.
Nei 4 incontri di mappatura, visione, creazione e scrittura, chi partecipa è chiamato a guardare al territorio della Valsaviore, alle sue particolarità e ai suoi aspetti unici, e da qui tracciare insieme una narrazione della valle capace di coglierne e trasmetterne il suo spirito più profondo.
- Mappatura:
16 Luglio h 18.00 – 21.00 a Casa del Parco Adamello di Cevo (Via Roma, snc, Cevo) - Ricerca:
27 Luglio h 15.00 -18.00, - Visione:
14 Settembre h 15.00 – 18.00, luogo da definire - Scrittura:
5 Ottobre h 15.00 – 18.00 e 6 Ottobre h 10.00 – 13.00, luogo da definire



Concretamente, il risultato del percorso sarà la mappatura e sperimentazione di 3 percorsi e 3 attività di fruizione del territorio, poi raccontati e resi fruibili grazie al supporto di materiale informativo specifico in duplice formato cartaceo e digitale.
La metodologia del percorso
Come si progetta un processo di comunità per creare degli itinerari nonturistici in una valle di montagna? Come nelle redazioni di comunità per la scrittura delle guide Nonturismo, i laboratori in Val Saviore si fondano sull’ascolto e sull’attivazione simbolica: si parte da domande capaci di coinvolgere l’immaginazione, come “Come disegneresti la valle se fosse un essere vivente?”. Da lì, si apre un percorso in cui le persone diventano custodi temporanei dei luoghi, raccogliendo storie, osservazioni, legami. I luoghi non sono considerati solo nella loro fisicità, ma come nodi di relazioni, carichi di memorie, conflitti, soglie tra passato e futuro. Il valore di questa metodologia è duplice: da un lato costruisce alleanze locali durature; dall’altro, offre strumenti replicabili per progettare nuovi futuri in territori fragili.